Cari cuori viola che battono,
finalmente, il giorno 18 maggio 2008, abbiamo potuto assistere al biblico atto di giustizia divina, consumatosi sul povero diavolo rossonero...
Tutto iniziò in una giornata di primavera inoltrata, si avvertiva qualcosa nell'aria, una strana brezza premonitrice, come un presentimento sporco, poi divenne vento e portò con se una nube tempestosa. Di lì a poco si scatenò l'uragano Gastaldello, stava per portarci via le cose più care, i nostri sogni!!- Non è giusto! - pensammo noi cuoricini viola - ce lo meritiamo!! - Con noi la falsa solidarietà di tutto il pianeta calcio:- E' la squadra che lo merita di più, è tutta la stagione che sta al 4° posto - solo scaramanzia!! Poi Cagliari, altra tempesta, stavolta apparve uno spettro, portò con sè un pugno di mosche, ci prese la mano, pronto a farcele scivolare nel palmo, mentre in lontananza si udivano le voci felici e smargiasse di chi stava festeggiando l'avvenuto sorpasso, schernendo e deridendo chi quel posto lo aveva meritato e sudato. Lì la reazione, voltammo il palmo e lo stringemmo nel pugno minacciando lo spettro. Serrammo le righe, concentrati in ritiro, quel grand' uomo del nostro traghettatore continuava a darci speranza, sapeva che ce la potevamo ancora fare. Qualche km più a Nord, grasse risate, schiamazzi notturni, sfottò, voci di calciomercato - Per la Champions almeno 4 rinforzi, Ronaldinho o Drogbà, Eto'o e Zambrotta, Ronaldo dai Viados, chi sostituirà Gattuso? Inzaghi agli Europei! - battute sarcastiche - Ah ah ah, attenta Napoli non fare scherzi che i rifiuti te li tieni, ah ah ah! - Nel silenzio assoluto, cercando la giusta concentrazione invece una squadra stava raccogliendo le ultime energie per riprendersi ciò che le apparteneva. Fu così che lo spettro, colpito nell'animo e attanagliato dai sensi di colpa salì fin dove siede il leale sovrano - Padre dai un'occhiata - disse. Per un attimo Egli distolse lo sguardo dal resto e mise a fuoco le cose additategli dallo spettro. Bastò uno sguardo di approvazione, sapeva già quel che era il giusto da farsi e rassicurò lo spettro con una pacca sulle spalle dicendogli di andare. Venne il giorno di Napoli, una voce inconfondibile squarciò il cielo all'ora di pranzo: - Maurizio le speranze per la Fiorentina di arrivare alla Champions? - Zero!!! - Un tuono si avertì su Firenze, il cielo si aprì e poche ore dopo l'atto fu compiuto. Passò un'altra settimana ed Egli mise fine al suo capolavoro con un colpo da maestro, un gioiello. Per terminare la sua opera scelse un argentino che richiamasse i grandiosi tempi andati, scelse un minuto, il 33°, per lasciar la sua firma indelebile e scelse il momento più bello, quello in cui il diavolo già accarezzava la vittoria, sarebbe stata più difficile da digerire la beffa! E così 3 - 2 - 1 GOL! Fu gioia...Lo spettro aveva assistito al tutto, si presentò quindi in quel di Milano, salutò cortesemente i partenti Cafù e Serginho e donò agli scortesi smargiassi il suo pugno di mosche! - Ride bene chi ride ultimo! - spiegò, e ricordate che pur impersonificando il diavolo campione, non tutto vi è dovuto!...Adesso il piccolo spettro sta tornando lassù, stringe la mano a Manuela e insieme planano su Firenze...c'è una festa allo stadio: - Cesare!! - Gridano i due, Prandelli ora alza gli occhi al cielo, capisce, socchiude gli occhi e sorride, una lacrime gli riga il volto, è gioia! Sugli spalti noi assistiamo, commossi, wow che bello! Chapeau Cesare chapeau! Ce lo meritiamo, TE LO MERITI, TI VOGLIAMO BENE!
lunedì 19 maggio 2008
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